Dopo il successo della prima edizione, il 17 Aprile si va in scena con uno spettacolo mozzafiato! (scorri più in basso per scoprire di più sul prossimo evento)
Modellismo di Idro e motoscafi sul lago con centinaia di partecipanti e gastronomia d’autore. E sempre con la stessa filosofia:
Buono, pulito e giusto!
Abbiamo un progetto che, attraverso l’utilizzo di prodotti e materie prime del territorio, si prefigge lo scopo di sostenere un consumo a km 0 e rilasciare economia sul territorio, tutelando i sapori autoctoni e le aziende artigianali dei piccoli produttori locali, per lo più appartenenti al circuito Slow Food (Napoli e AgroAversano).
Con il sostegno di un gruppo con più di 25 mila utenti:
La prima edizione dell’evento si è tenuta il 28 Marzo all’EcoParco del Mediterraneo, un’esperimento di riqualifica ambientale con i suoi incantevoli scenari.
E si e’ realizzato un sogno. Uno slow Picnic a km0 con braciata sul prato.
Domenica 17 Aprile si bissa con un nuovo appuntamento, che aprirà le Domeniche al Parco. In questa occasione il secondo Raduno di Idromodelli e motoscafi RC, con CMS – Il sagittario e Daniele Caserta in collaborazione con RC Boat Napoli, che ci farà assistere al sorprendente spettacolo di Moto e Aereonautica Radiocomandati negli ampi spazi all’aperto dell’Ecoparco, nella zona “Chiringuito” la nostra casa.
Ecco alcune foto del 1° Raduno per capire cosa ci aspetta 😀
Ad accompagnare quest’eccezionale esibizione che ci fa tornare un pò bambini un menù all’altezza!
Per gli avventori aperta la formula PicNic – con cestino ripieno di eccellenze territoriali, Tante braci libere a disposizione degli utenti e l’ausilio del Grande Master Barbeque Salvatore Porzio.
In effetti una specie di “film di paura” ma checacchio assai. Sfizius, divertente e leggero.
Una trama ben strutturata che non ti lascia annoiare, con spunti da musical tenebroso in delle scenografie impressionanti.
Le Battute si alternano a colpi di scena. Le musiche, di genere Gothic ti introiettano direttamente nella scena, con voci demoniache ( affidate a Maurizio Casagrande) e luci da paura!
E poi tanta, tanta napoletanità 😀
I 3 Grandi protagonisti di questa commedia si muovono davvero bene sul palco e non solo (facendo incursioni “tenebro-sfiziose” in sala, abbattendo la 4 parete metaplautina metaforicamente apposta sullo stesso) e , e la gente in sala si è divertita molto. Me compreso. 😀
Un esperimento nuovo, che è sicuramente riuscito!
Sono lieto di averci collaborato (seppur molto impegnativa) ma non lo dico perché di parte.
Devo essere sincero, ero molto curioso. Ma alla fine devo dare ancora una volta atto alla Casa Madre Tunnel Produzioni (sia beatificata 😀 ), di aver fatto centro.
Difficile proporre novità di un certo livello in un mercato ultra saturo. Invece ieri si è fatto centro.
In 2 parole At arrevutat !
Ancora stasera in scena al Lendi, e poi in tour per conquistare altri Teatri, scegliete voi quando ma andatelo a vedere, passerete una bella serata 😉
Gigi Finizio nel concerto di San Valentino 2016 al Teatro Lendi. Con tutta la sua Band!
Ritorna per il 5 anno consecutivo, il concerto dell’anno:
Gigi Finzio con tutta la sua Band!
Un San Valentino che, ormai da tradizione, si trasforma nell’evento più atteso dell’anno per la community di Finiziani.
E per cui lo stesso Gigi, tiene ad invitarvi:
Un concerto che anno dopo anno, segna tanti sold out.
La classica corsa al biglietto è già iniziata.
Tutti in fila per ascoltare brani celebri come “fammi riprovare”, “amore amaro”, “lo specchio dei pensieri” e tutta la musica Di Gigi.
Un concerto vero, con la presenza straordinaria di tutta la band dell’artista. Un appuntamento da tenere in agenda. E che tra i comuni di Melito, Mugnano, Frattamaggiore, Aversa e Caserta viene percepito come il vero e unico evento con Gigi Finizio.
Se anche voi volete passare una serata romantica, e volete essere al Concerto di San Valentino di Gigi Finizio, vi posto il link all’evento ufficiale facebook (apritelo e cliccate su “parteciperò” per avere sempre aggiornamenti):
Maradona, Giordano, Carnevale?No mi dispiace. Qui la MAGICA è un’altra. Un terzetto inimitabile.
Il Teatro Lendi, Sant’Arpino, lancia la sua programmazione e stravolge la provincia di Napoli.
Una perfetta sintesi tra musica e divertimento che riunisce il gotha del panorama artistico napoletano.
Si parte con gli spettacoli in abbonamento, ormai quasi in sold out, ricco di appuntamenti di qualità: Tanto divertimento con Biagio Izzo (con uno spettacolo scritto da V. Salemme, acquistabile per una terza data ancora libera), Carlo Buccirosso, Paolo Caiazzo e Maria Bolgnano (Made in Sud), il geniale Maurizio Casagrande e il meglio della comicità partenopea.
E poi le note…
La calda voce. L’anima di Sal da Vincia impreziosire ulteriormente il calendario dell’abbonamento con il musical “Stelle a metà“.
Un abbonamento che si distingue per un rapporto qualità prezzo molto elevato. 180 per 10 spettacoli. Difficile trovare un offerta quali-quantitativa di simile spessore. E la risposta del pubblico ne è la dimostrazione.
La musica con la M maiuscola, signori. Che vede andare in scena, ancora una volta, un’evento unico: Il concerto di San Valentino con Gigi Finizio.
Il concerto dell’anno, fuori abbonamento. Un classico per gli appassionati, che come da tradizione il 14 febbraio potranno apprezzare i suoi brani più celebri cantati dal vivo e, dettaglio non trascurabile, con tutta la sua band. E la differenza si nota, basti guardare in rete i contenuti riguardo le edizioni passate (che anche noi abbiamo seguito) per rendersi conto della viralità e dell’amore per quel violino che è la sua voce.
Dulcis in fundo, Massimo Ranieri (fuori abbonamento) con tutta l’orchestra. La voce della napoletanità nel mondo!
Che omaggiamo con uno dei suoi classici…
Un’appuntamento d’eccezione per un’artista di valore. Che già sta polarizzando l’attenzione scatenando una corsa ai biglietti anche tra i comuni limitrofi di Aversa, Giugliano, Melito e Frattamaggiore.Un cartellone che vede ancora tra gli altri Peppe Barra, Giacomo Rizzo, Laura Freddi, Ricky Tognazzi e Marisa Laurito e Antonio Grosso ( proposti in un trittico insieme a M. Ranieri).
E che porta cultura, oltre che intrattenimento nella tranquilla provincia di Sant’Arpino, che, grazie al Teatro lendi, si propone come catalizzatore di eccellenze artistiche di rilievo, creando un’offerta di qualità.
Ecco l’evento facebook ufficiale dove evidenziare la vostra partecipazione e restare aggiornati sugli spettacoli:
il mio girovagare mi ha portato a scoprire una nuova oasi della gastronomia:
L’enoteca Fiodigusto, a Volla.
Da quando l’ho scoperta è diventata tappa fissa per le mie scorpacciate e ho deciso di parlarvene per la mia nuova rubrica Arricreammec!
La qualità e il fascino ti conquistano subito.
L’atmosfera è di quelle calde, che ti fanno sentire a casa. Ma con classe.
Le luci basse e l’arredamento ti introiettano da subito in un luogo di altri tempi.
Scaffali ricchi di proposte enologiche nazionali accompagnano il tuo incedere.
Poi, si disvela dinanzi ai tuoi occhi una visione: un’immensa scelta tra formaggi ricercati e ricchi di confetture di ogni tipo, e salumi di alto livello.
Sei arrivato al bancone. Dove le pietanze si sovrastano l’un l’altra in maniera imperiosa, sovrapponendosi nello sguardo dell’osservatore. Sembra di osservare Guernica, la celebre opera di Picasso.
guanciale afinato al brandy by renziniBurrata pugliese di Putignano.Bresaola di olio di soragna “Antica Ardegna”
Ed è questo il vero cuore dell’Enoteca Fiordigusto. Che trova una guida competente in Aldo Lanzetta, maestro in gastronomia con una trentennale esperienza alle spalle (oserei dire un’enciclopedia dei formaggi, che sicuramente meriterebbe una laurea ad hoc) e che ti racconta che il suo fascino lo preserva proprio grazie al fatto di cibarsi solo di tali primizie.
Ma ritorni alla realtà. Vieni accolto dai camerieri che ti fanno accomodare nella sala attigua, volta alla ristorazione.
Dopo un’aperitivo di benvenuto, si è pronti alla cena. E arriva in soccorso Gennaro Distadio, direttore di sala preparato e diligente che saprà interpretare le tue esigenze.
Impossibile prescindere dagli antipastini fatti “in casa”.
Croce e Delizia: così saporiti e vari da spingerti a mangiarne sempre di più, ma portandoti in conflitto con la parte del tuo cervello che ti consiglia di regolarti e provare anche le pietanze successive.
Si passa al tagliere, che definire indispensabile è riduttivo.
Se ne possono ordinare di vario genere. Il mio consiglio va sul tagliere d’elite o su quello misto.
Tagliere misto: – Coppa di parma antica ardegna – Pancetta arrotolata doppia di Maiale Nero – Provolone Enzo Recco, 40 mesi di stagionatura. – Pecorino con 120 giorni di stagionatura, affinato al mallo di noce – Pecorino affinato in fiori di vigna – Sella di Mastro Dante – Mostarda di pera senapata Bagnato con la sama romagnola, mosto d’uva cotto 16 ore con il miele. Da Enoteca Fiordigusto.
Avrai modo di provare sapori particolari, inusuali e in taluni casi esaltanti. Stagionature degne di nota, accompagnate da confetture di mosto d’uva, di fichi e di varie proposte locali.
Una degustazione lenta ti darà più soddisfazione e ti lascierà percepire meglio i sapori, distinguendo le sfumature.
E come in una sindrome di Stendhal, resti rapito e immobile. In uno stato contemplativo. Completamente estasiasiato dal gusto dello jamon iberico e del Blu61.
Infossato di cotone di pura pecora, parco nazionale del Cilento
se scegli vino come accompagnamento hai varie possibilità per esaltare ulteriormente la tua degustazione.
Una scelta alla spina di ben 10 etichette assicura stagionalità a gettito continuo. Abitualmente Io scelgo il Nero d’Avola, che mi accompagna per tutta la cena.
Ma si può preferire la bottiglia per una varietà più ampia, ed ecco che l’enoteca svela tutta la sua potenza di fuoco con una selezione invidiabile sia di rossi che di bianchi di tutta la penisola.
Certo, non ti mancherà modo, se sei appassionato, di protendere per la birra artigianale.
Alla spillatore trovi due belga e due tedesche, chiare e scure.
Lo spillatore di birra.
In bottiglia puoi sbizzarrirti. Potrai trovare la Ipa (India Pale Ale), la mia preferita senza dubbio oltre che la birra del momento, la Corsendock rossa, che ho notato essere molto aprezzata da un pubblico femminile ed altre proposte interessanti.
Consiglio di procedere con un’innalzamento della gradazione alcolica graduale, quindi di partire con qualcosa di leggero e poi procedere verso qualcosa di più sostanzioso.
Terminata la fase due e rientrati nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali, si è impossessati da Lui: il Dubbio.
Ordinare, a questo punto, un primo trasbordante il piatto, come è nelle usanze dei nostri benevoli osti…
o passare alla carne, magari di maialino nero nato e cresciuto a Benevento, targato “Tomasi salumi“?!
Una scelta tutta personale, che in ambedue i casi porta all’appagatezza. Portate imponenti, infatti, ti assicurano quantità oltre che qualità. Ma a me piace procedere con calma ed assagiare tutto, quindi, armato di buon appetito, mi lascio andare e completo l’ordine sia con un primo che un secondo.
La cucina tradizionale ma leggermente rivisitata dello Chef Antonio Cennamo non tradisce le premesse.
L’esperienza si rivela davvero piacevole. Sicuramente non capita tutti i giorni. E allora ti viene la curiosità di saperne di più. Di chi ci sia dietro, della storia del posto.
E scopri che uno dei titolari è un ragazzo molto giovane, Stefano Gallinaro, che con la sua creatura impreziosisce ulteriormente il Gruppo Fiordigusto (guidato da Eduardo Caiazzo, suo socio nell’avventura) con un’altra perla. La quinta per esattezza, in 20 anni di attività.
La citta di volla sta sbocciando come un campo fiorato.
uno sviluppo urbano improvviso e intensissimo sta stravolgendo la tranquilla cittadina che si arricchisce mese dopo mese di nuove proposte legate all’intrattenimento e alla cucina.
Ma sono sicuro che con Enoteca Fiordigusto sia stato messo un bel punto esclamativo!
Che sia per pranzo o per cena, da consumare in loco guardando una partita (il locale è convenzionato sia con sky che con premium calcio e un videoproiettore da paura) o da asporto.
Che sia, addirittura la “marenna”. La parola d’ordine è “al bando la Grande Distribuzione!”.
Un evento riguardo i temi della sostenibilità e della green economy, con particolare riguardo alla promozione delle eccellenze eno-gastronomiche del territorio e delle buone pratiche ambientali.
Questa edizione di EcoLogicaMente, la V°, avrà luogo il 20 e 21 giugno 2015 a Castel Volturno (CE) presso l’Ecoparco del Mediterraneo.
Ma come si struttura l’evento? Ci saranno:
– Eventi, incontri, presentazioni, degustazioni e vendita di prodotti bio e km0, con la Rassegna dell’Agricoltura Biologica Campana.
– Corsi di degustazione di olio, vino e miele biologico.
– Benessere naturale: naturopatia, la nutraceutica, cosmetica naturale, massaggi, test dei cristalli, oli essenziali, essenze, terapie naturali, yoga; A cura dell’AIOB (Associazione Italiana Operatori del Benessere)
– Artigianato “domestico”, arte ed ecosostenibilità;
Bamboo Natural Club – La domenica selvaggia all’ex Hyppokampos (ora Ecoparco Del Mediterraneo) a mezz’ora da Napoli.
(Articolo con contenuti video)
Siamo in piena primavera e l’estate sta arrivando. Lo si avverte dalla piacevole calura di questi giorni.
Periodo perfetto, insomma, per chi ama i pic nic all’aria aperta, per chi preferisce un tuffo refrigerente in piscina. Per chi adora il relax, la natura e i cavalli. E per chi,invece, gradisce le attività all’aperto.
E poi… c’è chi non si accontenta di scegliere e vorrebbe realizzare tutto questo in un sol colpo. La soluzione è l’Hyppokampos, che ora si chiama Ecoparco del Mediterraneo.
Si tratta, infatti, di un bio parco di 300.000 metri quadri interamente dedicati al benessere fisico e mentale..
Una vera e propria oasi a mezz’ora da Napoli.
Dominata da due laghi artificiali dove convivono attività naturalistiche, turismo sostenibile ed esclusive attività sportive in armonia tra loro e con l’ambiente.
Un paradiso al cui interno si circola esclusivamente a piedi, in bici, a cavallo, con auto elettriche o con imbarcazioni ( anche canoe e pattini).
Insomma, uno dei più bei parchi privati d’Italia.
E qui, Io e il mio socio Antonio Guarino abbiamo preso una zona in gestione, insieme ad alcuni amici: il “Bamboo Natural Club“.
Ve lo presentiamo con un piccolo filmato amatoriale:
All’arrivo il colpo d’occhio è impressionante.
Una distesa di acqua si disvela prepotentemente dinanzi a gli ospiti.
Da qui si accede alle varie zone del parco.
Noi ci torviamo al Bamboo Natural Club.
La medicina migliore per curare lo stress causato dal caos della città. Una vera e propria fuga dalla civiltà.
Anche solo accedere a quest’area diventa una piacevole avventura. Dopo lo stupore iniziale, infatti, si sale su di un barcone che funge da taxi acquatico che attraverso il lago ti porta a destinazione.
E durante il tragitto puoi ammirare palafitte e temerari del wake cable con le loro evoluzioni fantastiche.
Approdati, le sorprese continuano. Sulla destra si trova una banchina con pattini e canoe ormeggiati e a disposizione, dietro pagamento, degli ospiti.
Sulla sinistra invece troviamo il Plana Resort con la piscina “condominiale” a disposizione dei visitatori del bamboo.
Proseguendo, l’attenzione viene rapita dal “Chiringuito”, cioè un punto ristoro dedicato all’area.
Ma è a questo punto che finalmente si arriva in piscina. E non una piscina qualsiasi.
Bensì una piscina adagiata sul lago.
Con piattaforma solarium, bar e vegetazione variegata. Uno scenario che a me ricorda un mix tra Vietnam, Thailandia e poi non so… non credo esisti una cosa simile in giro.
Finalmente arriviamo nel cuore pulsante del Bamboo Natural Club. Dove per accedere è necessario un braccialetto, fornito all’ingresso, in virtù dell’esclusività dell’accesso.
Qui troviamo delle piattaforme galleggianti con piscina annessa. E dove è possibile rilassarsi leggendo un buon libro, ascoltando deep music come backround. Davvero rilassante!
Ma senza dimenticare il divertimento. aperitivi, ping pong, canoe, pattini, e tante attività come il fly board.
Costi. L’esperienza si dimostra essere molto democratica e accessibile a tutti. Con solo 7€ si ha diritto all’ingresso al bio parco, traversata del lago in barca, accesso alla zona riservata bamboo con braccialetto, lettino e consumazione. Con la possibilità di entrare a far parte dell’esclusivo club bamboo, con tutti i vantaggi annessi.
Questo tutte le domeniche. A partire dalle ore 10.00
Una fame “estrema” ci ha portato a scoprire uno dei kebab più saporiti e sani di Napoli.
Ci troviamo nel cuore del centro storico , nei pressi dell’università e vi portiamo a scoprire “O’ Talebano“.
No, non stiamo parlando di un fondamentalista islamico, ma di una paninoteca!
Kebab O’ Talebano – Napoli, via Porta di Massa 8
Specializzata nel Kebab!
Cos’è un keabab?
Ma… prima di tutto, scopriamo insiemecos’è un Kebab.
l kebab è un piatto, a base di carne, tipico della cucina turca, che diventa popolare quando dal Medio Oriente partono flussi di emigranti verso tutto il pianeta .
Un’affascinante tradizione araba vuole che il piatto sia stato inventato nel medioevo da soldati persiani che usavano le loro spade per grigliare la carne sul fuoco in campo aperto. Pensate che figata!
Ma entriamo nel dettaglio del piatto.
Esistono due tipi di Kebab:
-Il döner kebab, che è preparato in un panino.
– Il dürüm kebab, che è preparato in una pita.
E sono entrambi accompagnati da verdure e salse apposite per insaporire la carne kebab.
Varchiamo le soglie del laboratorio de O’ Taleban e scopriamo la preparazione di un Kebab originale.
Parte tutto dalla Pita.
La pita è un tipo di pane piatto lievitato, rotondo, a base di farina di grano.
E che i nostri amici de O’ Talebano scelgono con cura: Una Pita Greca originale!
Pita greca originale
Ed ora passiamo… alla farcitura!
Tzatziki, farcitura preparata con yogurt, generalmente di pecora (o di capra), poi cetrioli (in forma di purea o finemente spezzettati), indi aglio, sale e olio d’oliva.
Su un letto di ketchup e maionese si cosparge Tzatziki!
Si cosparge il tutto con “Harissa“, una sorta di tritato di peperoncino, da evitare per i deboli di cuore!
Harissa, ritato di peperoncino versato su pitaHarissa, ritato di peperoncino
E anche questa originale greca da O’ Talebano.
Una rinfrescata con un pò di insalata…
Pomodori e cipolla.
E finalmente si passa alla Carne!
Il tipico metodo di cottura della carne di kebab è quello con lo spiedo verticale rotante.
Carne di pollo per kebab vicino fonte di calore
La polposa carne di pollo, tagliata a fettine, viene infilzata nello spiedo verticale, fino a formare un grosso cilindro ove le succulenti parti grasse vengono poste alla sommità. Da lì, sciogliendosi e scolando, vanno a irrorare tutto il resto del fusto di carne rendendola succosa e saporita ed evitano l’eccessivo abbrustolimento ed essiccamento della carne, .
Succulenta…MorbidaPollo vero.
Lo spiedo viene poi fatto ruotare vicino a una fonte di calore.
Una volta si usavano delle braci roventi verticali, oggi sostituiti da più efficienti macchine che producono calore tramite resistenze elettriche o bruciatori a gas.
Il taglio.
Il taglio della carne procede dall’esterno del cilindro di carne, a mano a mano che questo cuoce, verso l’interno, con un movimento che va dal basso verso l’alto.
Il taglio di carne kebab
In questo modo il grasso sciolto che cola da sopra resta il più possibile sulla carne impregnandola e impedendo che, abbrustolendosi, diventi troppo secca e dura.
Carne sfilacciata kebab
Una volta il taglio, veniva effettuato manualmente tramite un coltello affilatissimo, come nel nostro caso.
Anche se oggi si esegue quasi sempre facendo scorrere sul cilindro una macchinetta elettrica con lama rotante che asporta sottili fettine.
Io sono tradizionalista e preferisco la prima ipotesi…
Quindi si farcisce la pita con la carne.
Non chiamatemi pazzo, ma io ci metto anche le patatine, non vorrei che fosse poco calorico. 😉
E voilà. Il Kebab è pronto!
E Genny Donzelli O’ Talebano, ce lo consegna soddisfatto come un bebè dopo una poppata!
Finalmente possiamo gustarcelo! E nel cuore del centro storico è ancora più saporito!
Per la mia Lei, che non poteva perdersi una gita gastronomica come questa, la scelta è andata sulla Pita (dürüm Kebab), mentre per me, sfigatello, sul panino (döner kebab).
Prezzi.
Insomma un posto che merita.
Anche per la varietà della scelta, oltre i panini, e i prezzi davvero contenuti come voi stessi potete constatare…
Listino prezzi
Presto da O’ Talebano ci sarà una novità!
Birra artigianale accompagnerà il vostro kebab, finalmente! 😀
Io ho consigliato birre adatte alle spezie, come le Ipa, ma di certo non mancheranno prodotti del territorio Campano e della tradizione legata alle terra dove il Kebab ha avuto origini.
Maperché “O’ Talebano” è speciale?
I fratelli Donzelli di O’ Talebano
Prima di tutto per la qualità del Kebab, della ottima carne di pollo italiana e per le materie prime originali. .
Per la cortesia della famiglia Donzelli che porta avanti questo progetto dal 2002 (fino al 2012 era nei pressi di Via Roma). In utlima istanza, perchè è sinceramente l’unico kebab che riesco a mangiare.
Ne ho provati tanti, soprattutto nelle notti bianche post clubbing per il centro storico che da più giovane frequentavo assiduamente per divertimento. E vi posso garantire che spesso non si sa nemmeno cosa si stia trangugiando. Ma da O’Talebano non è così! Carne fresca ed italiana. Con buona pace per la sorprendente digeribilità del prodotto.
E ve lo posso garantire in prima persona!
Checco Smile e i fratelli Donzelli di O’ Taleban
Lo trovate aperto a pranzo tutti i giorni, ed è centralissimo e facile da raggiungere.
Situata in un “quadrilatero della cultura”, anzi della multi-cultura grazie a questa location, tra le Facoltà di Lettere e Filosofia, Giurisprudenza, Scienze Politiche e Architettura.
Indirizzo esatto di O’taleban
Se ci passate e vi piace, fatemelo sapere.
Ma ora, godetevi ò kebab! 😉
Eccovi l’indirizzo esatto:
Via Porta di Massa 8, Napoli, Italia
Io vi saluto e vi aspetto alla prossima strafogata 😉
Birr-Emotion doveva essere e Birr-Emotion è stato!
Emozione, la parola chiave della serata.
Sprigionata dalla musica blues con influenze country. Dai quadri di Ivano Marchionne. Dalla gastronomia. Dalla birra artigianale, infine!
E allora raccontiamola questa splendida serata. Ma con le immagini, le vostre!
Un Sold out inaspettato, con una sala gremita su tutti e due i suoi livelli.
Con amici “concentrati” al tavolo per una sana abbuffata e per gli altri che hanno preferito dedicàrsi alla spillatura con birra a go go al bancone.
Certo la band ha aiutato a rendere l’atmosfera magica e divertente 😀
Ho avuto modo di conoscere Enzo Caponetto, storico chitarrista di Pino Daniele, e che è stato un piacere ascoltare dal vivo.
Quello del Borgo Vittoria si conferma eccellenza che accontenta tutti, con una gastronomia completamente artigianale, e una cortesia che ti fanno sentire a casa.
Non c’è che dire, viene spontanea la voglia di tornarci e tornarci ancora, e di organizzare altri eventi. Per riunire amici sotto lo stesso tetto all’insegna del benessere e della genuinità.